Il pannello con la più alta efficienza, Sharp raggiunge quasi il 37 percento

Nuovo record di efficienze energetica per un pannello fotovoltaico. Lo ha raggiunto un modulo Sharp che è arrivato al 36,9%. Gli ingegneri giapponesi sono riusciti ad arrivare così in alto grazie ad una cella PV a tripla giunzione di 1 cm2, grazie al quale la potenza massima della cella solare è stata incrementata, riducendo allo stesso tempo la resistenza delle zone di giunzione necessarie per collegare gli strati all'interno delle celle.
Dal 2000, Sharp si è concentrata sulla ricerca di una cella a tripla giunzione composta che possa raggiungere un'elevata efficienza di conversione attraverso una struttura a tre strati foto-assorbenti. Nel 2009, Sharp è riuscita a migliorare l'efficienza di conversione delle celle solari fino al 35,8% basandosi su una tecnologia di proprietà che ha permesso la fabbricazione di una struttura a tre strati di InGaAs (arseniurio di indio e gallio), come strato inferiore.
Sharp non ha comunicato quando il prototipo potrà essere messo in vendita e a che prezzi.

Si aprono in ogni caso prospettive interessanti nel campo del fotovoltaico, che attualmente presenta pannelli con rendimenti che oscillano tra il 13 ed il 17% con punte del 20% in caso di moduli ad alta efficienza come Sanyo e Sunpower. Raddoppiare l'efficienza significa dimezzare lo spazio necessario per l'installazione dei pannelli PV, ora potrebbero bastare 10mq per 3kwp.

Enersolar, fiera delle energie rinnovabili a Milano Rho

Si svolgerà dal 16 al 19 novembre 2011 al Fieramilano Rho, Enersolar+, fiera delle energie rinnovabili e non solo: si parlerà e verranno presentati anche progetti che riguardano veicoli elettrici, partnering e Green Village. La manifestazione, dedicata al mondo delle rinnovabili si svolgerà in contemporanea con Hte-hi.tech.expo, il salone dedicato alle tecnologie innovative, E.Tech, la biennale internazionale dell'energia, dell'impiantistica elettrica e dell'illuminazione e Bimec, la biennale per la meccatronica e l'automazione di Efim. Questi eventi, nel loro insieme, si estenderanno su ben quattro padiglioni per complessivi 68.000 metri quadrati e 1.000 espositori, provenienti da 15 Paesi. Tra le novità dell'edizione 2011 c'è 'Electric Cars', un'area dedicata alla mobilità sostenibile dove, oltre alle pensiline fotovoltaiche e agli scooter elettrici, saranno in mostra le auto elettriche di Citroen (C-Zero) e SunSystem (in co-partecipazione con il gruppo e-vai di Trenord). A Electric Cars sarà inoltre possibile effettuare test drive in un'apposita area esterna.
In questo modo EnerSolar+ 2011 dedica un apposito spazio a un comparto che suscita una crescente. In Italia, ad esempio, l'auto elettrica è molto apprezzata anche se più a parole che nei fatti. Secondo dati Aci, infatti, le vetture elettriche nel Bel paese sono 1.279 su 36.651.669 auto circolanti all'inizio 2011. In pratica rappresentano lo 0,003%. Ma la diffusione sembra essere destinata a crescere. Secondo Ev20, ad esempio, un'alleanza mondiale di costruttori di auto e governi locali, entro il 2015 sono previsti oltre quattro milioni di veicoli circolanti. E in base ad altre stime, entro dieci anni il mercato delle auto elettriche avrà un valore oscillante tra il 25 e il 50% del totale dei nuovi veicoli prodotti. Questo anche perchè, come emerge dal Libro Bianco sui Trasporti della Commissione Europea, entro il 2030 le auto ad alimentazione "convenzionale"dovranno progressivamente essere escluse dalle città. A EnerSolar+ 2011 sarà per la prima volta allestito anche il Green Village, un grande spazio pensato proprio come un "villaggio" all'interno del padiglione, in cui sarà ad esempio possibile acquistare riviste e libri di settore grazie al Green Bookshop, dedicato a fonti energetiche rinnovabili, sviluppo sostenibile ed efficienza energetica, e visitare la mostra sulle eccellenze realizzata dal Politecnico di Milano Dipartimento Best.

Concorso case ecologiche a Roma

Si è concluso il Consulto di Architetti e Ingegneri per la progettazione di case ecocompatibili rispettose del paesaggio italiano; la Giuria del Consulto, presieduta da Pio Baldi, Presidente della Fondazione Maxxi di Roma, ha esaminato circa 50 progetti presentati da Architetti e Ingegneri per il Consulto «Eco_Luoghi 2011». Secondo quanto previsto dal regolamento, sono stati selezionati 5 progettisti nella categoria junior (under 35) e 5 nella categoria senior. Nel complesso i progetti si sono rivelati particolarmente innovativi sia dal punto di vista delle soluzioni tecnologiche adottate in materia di risparmio energetico, sia dal punto di vista delle relazioni con il paesaggio. Entro il 30 novembre 2011 i progettisti vincitori dovranno individuare altrettante imprese italiane disposte a realizzare su scala 1.1 i prototipi di 45 mq delle case ecologiche. Lo scopo è quello di promuovere nel 2012 una mostra dei prototipi all'interno degli spazi del Museo Maxxi. I progettisti e le imprese riceveranno dal Ministero dell'Ambiente, che con Mecenate 90 ha promosso il progetto, il Bollino «Eco_Luoghi 2011» a conferma del riconoscimento della qualità architettonica e della ecocompatibilità delle soluzioni adottate.
«Siamo molto soddisfatti dell'esito del Consulto» - ha dichiarato Ledo Prato, Segretario generale dell'Associazione Mecenate 90 - «La partecipazione di tanti giovani progettisti testimonia la necessità di aprire il mercato delle opportunità alle giovani generazioni che hanno idee e capacità». «Ora ci attendiamo una partecipazione attiva delle imprese italiane. Il Consulto, ha continuato Ledo Prato, vuole essere infatti un utile stimolo alla crescita e allo sviluppo di una imprenditoria italiana in questo settore dove, negli ultimi anni, hanno preso il sopravvento imprese del resto d'Europa. L'Italia, grazie alla sua storia millenaria, è ancora un importante riferimento internazionale nel settore dell'architettura. Da alcuni anni sta crescendo una domanda di architettura di qualità, rispettosa del paesaggio e attenta al consumo energetico che per essere intercettata richiede un sistema imprenditoriale adeguato alle nuove sfide.»

Quanto rende investire in un impianto fotovoltaico

Quando si fa un investimento si cerca di capire in quanto tempo lo stesso si ripagherà e quanto ci farà guadagnare. Per molti l'installazione di un impianto con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica significa "immobilizare" soldi che devono "tornare" indietro in un tot di anni restituendo un profitto. Coloro che non sono interessati al lato ecologico della questione ragionano giustamente in questi termini.

La risposta è abbastanza facile e dimostrabile. Un impianto fotovoltaico allo stato attuale degli incentivi (fine 2011 e 2012) si ripaga tra in circa 6-7 anni. Vediamo di capirne di più.

Grazie agli incentivi per i pannelli fotovoltaici erogati dal Gse ogni kilowatt prodotto viene remunerato, se l'impianto entra in funzione entro fine dicembre 2011, con 0,298 euro. Se entra in funzione tra gennaio e giugno 2012 con 0,274 euro e tra luglio e dicembre 2012 con 0,252 euro. Sono previsti poi dei premi se si installano moduli fotovoltaici "made in Europe", se si installano pannelli su tetti dove prima c'era l'eternit, oppure per applicazioni innovative finalizzate all' integrazione architettonica come tegole fotovoltaiche.

Calcolando una produzione di 1500 watt ogni kilowatt al sud all' anno (al centro circa 1300/1400 e al nord circa 1100/1200 watt) guadagniamo 0,274*1500=411 euro per kilowatt senza premi.
Un impianto da 3 kilowatt al sud guadagna solo di incentivi 1233 euro l'anno. A questi si debbono aggiungere i soldi risparmiati sulla bolletta elettrica che durante il giorno viene autoprodotta (la notte si usa quella del gestore elettrici). Calcoliamo altre 600 euro annue. Totale 1833 euro per anno.

Se prendiamo a riferimento un costo medio per un impianto di 3 kwp di 12mila euro (si spende anche qualcosa di meno con pannelli low cost cinesi) l'investimento si recupera in 6,5 anni al sud, qualcosina in più al centro e ancora di più al nord(12000/1833=6,54).

Quindi l'investimento si recupera come detto in poco meno di 7 anni. Dopo c'è il guadagno. Ovvero si continuano ad incamerare 1833 annui per altri 13 anni e mezzo (gli incentivi durano 20 anni a partire dalla messa in funzione).

Il guadagno si può incrementare grazie ai suddetti premi oppure installando moduli fotovoltaici ad alto rendimento come Sunpower (efficienza del 20 percento) oppure i pannelli Hit Sanyo che a parità di insolazione producono più energia elettrica.

Non è finita qui perchè dopo 20 anni i pannelli, anche se la potenza è all' 80% di quella iniziale, continuano a lavorare. Non fanno più guadagnare grazie agli incentivi ma danno energia elettrica gratis durante il giorno.

Riscaldamento con pannelli solari, Detrazioni del 55 percento

In Italia se si eseguono interventi di riqualificazione energetica su edifici (di qualsiasi tipo) esistenti si ha diritto ad una detrazione del 55% spalmabile in 10 anni. L'installazione di un riscaldamento a pavimento associata a pannelli solari o comunque con altri mezzi che utilizzano l'energia solare rientra in questo tipo di intervento se va a sostituire un vecchio sistema di riscaldamento della casa, in caso contrario si ha diritto solo al 36% per interventi di ristrutturazione. La legge a cui si fa riferimento per questo tipo di detrazioni fa parte del decreto sviluppo 11 marzo 2008 in cui viene specificato anche cosa si intende per riqualificazione energetica (vedere allegato C).

Si può beneficiare della detrazione fiscale fino al 31 dicembre 2011, allo stato attuale il governo non ha ancora deciso se prorogare o no le agevolazioni. In ogni caso anche se i lavori non vengono terminati entro fine 2011 le persone fìsiche e i professionisti potranno beneficiare, comunque, della detrazione se effettueranno il pagamento delle spese entro tale data tramite bonifico. Il principio di cassa, infatti, si applica a prescindere dalla conclusione dei lavori nel 2011, come confermato dall'Enea.

Come fare richiesta per le detrazioni:
entro 90 giorni dalla fine dei lavori (intesa come data di collaudo o, in mancanza, di conclusione dell'installazione) vanno trasmessi via internet all'Enea:
-l'attestato di qualificazione energetica e la scheda descrittiva degli interventi realizzati. In alcuni casi, però, basta una documentazione semplificata: il solo allegato E (sostituzione di impianti termici) o il solo Allegato F (sostituzione di infissi in singole unità immobiliari o installazione di pan nel li solari). L'Enea invia una ricevuta informatica. Gli altri documento come fatture e bonifici vanno solo conservati ma non inviati.

Gli Allegati del cosiddetto "decreto edifici" sono consultabili a questo indirizzo.

AGGIORNAMENTO: nella manovra "salva Italia" voluta dal Governo Monti e pubblicata in G.U. 6 dicembre 2011 le detrazioni sono state prorogate fino al 31 dicembre 2012. Si tratta dell' ultimo anno, dal 2013 passeranno al 36%.

Tegole Canadesi prezzi

L'utilizzo delle tegole fotovoltaiche rappresenta la migliore soluzione per coloro che vogliono intergrare architettonicamente l'installazione di un impianto solare sul proprio tetto. Tegole Solar è il prodotto di punta di Tegole Canadesi, azienda trevigiana del made in Italy con stabilimenti in Russia, i cui prezzi sono superiori di circa il 30 percento rispetto ad un modulo fotovoltaico di qualità media.

Il perchè è presto detto: le tegole fotovoltaiche di Tegole Canadesi sono realizzate in silicio amorfo a film sottile a tripla giunzione. Ovvero una doppia copertura per rendere più efficiente il prodotto. Ovviamente l'integrazione architettonica non si sposa con la massima efficienza. Se vogliamo che il nostro impianto fotovoltaico non si veda dalla strada e dobbiamo installarlo su un tetto piano dobbiamo limitare l'inclinazione, al massimo di 2 gradi. Ovviamente non potremo raggiungere la massima irradiazione sul modulo. Stessa cosa per l'installazione di tegole canadesi su un tetto che mantiene un inclinazione diversa da quella ideale, 30 gradi esposizione sud.

Potremo però bilanciare la perdita di efficienza con il premio agli incentivi per l'integrazione architettonica predisposto dal Gse: "i moduli fotovoltaici si devono inserire completamente nell’organismo edilizio, svolgendo, oltre a quelle strettamente energetiche, anche alcune o tutte le funzioni riferibili ad elementi e subsistemi d’involcuro convenzionali".
Per impianti con tegole fotovoltaiche che entrano in funzione entro la fine del primo semestre 2012 si ricevono 0,418 euro per kw di energia elettrica prodotto. Se gli impianti entrano in funzione entro la fine del secondo semestre 2012 si ricevono 0,41 euro. Dal 2013 in poi le tariffe incentivanti si abbassano ulteriormente.

Prezzi tegole canadesi per tetto fotovoltaico:
per impianti che generano 3kwp ci vogliono circa 20mila euro. Anche la superficie d'ingombro delle tegole è ovviamente maggiore rispetto ai normali moduli fotovoltaici (sempre a causa della minore efficienza). Necessari almeno 30 mq.

Turbine e pale per il minieolico qualche consiglio

Le turbine che si utilizzano per gli impianti di minieolico (si definiscono tali fino a 20 kw) presenti sul mercato sono tante e diverse tra loro. A differenza dei pannelli fotovoltaici che sono tutti uguali, i piccoli aerogeneratori hanno un'incredibile varietà di forme e misure per catturare il vento. La tecnologia in questo campo si è evoluta tantissimo e si è giunti ad una configurazione comune tale che, sebbene possano sembrare differenti nell'aspetto, moltissime turbine, specialmente quelle per i piccoli impianti, oggi sono piuttosto simili.

Configurazioni, come sono fatte:le turbine per il minieolico sono state progettate anni fa con varie configurazioni; allo stato attuale, praticamente tutti i micro-aerogeneratori sono ad asse orizzontale, hanno il rotore sopravento rispetto alla torre e forma una linea parallela ideale con l'orizzonte.

Turbina bipala o tripala:
le discussioni su quale fosse la migliore scelta tra le due è andata avanti per anni, si è aggiunta anche quella monopala(non si usa più). L'unico vantaggio della bipala, rispetto alla tripala è quello di essere più economica. Ma il gioco non vale la candela: le turbine tripala hanno un moto più uniforme rispetto a quelle bipala e questo, spesso, significa che possono durare di più.

Di che materiale sono fatte le pale:
la maggior parte delle turbine che si utilizzano negli impianti di minieolico utilizza rotori con pale fatte di materiale composito, come la Vetronite detta anche Fiberglass (poliestere di vetro rinforzato); solo poche turbine hanno ancora pale di legno, mentre esistono turbine con pale costituite da materiali compositi più particolari come la fibra di caibonio al posto di quella di vetro. Non si utilizza, invece, l'alluminio a causa della sua propensione alla deformazione sotto sforzo.

Come orientare le pale:
a causa delle loro dimensioni modeste le turbibe eoliche di piccola potenza non possono alloggiare i motori d'imbardata e i componenti meccanici delle turbine sopravento più grandi. Quasi tutte le piccole turbine montano timoni direzionali per orientate il rotore in direzione del vento.

Robustezza:
i piccoli impianti di minieolico vengono impiegati in posti che hanno una "necessità ambientale" molto forte; in sostanza è necessario che ci sia il vento, meglio se costante, per collocare una turbina che poi sia conveniente; questa "necessità" si fa sentire di meno nel caso di un pannello fotovoltaico; è più facile trovare un sito che abbia il sole: si può tranquillamente collocare sul tetto o nel giardino di casa. Cio'è facilmente verificabile quando si osserva una piccola turbina eolica in funzione in condizioni di regime di vento torte. Non esiste metodo infallibile che sia in grado di valutare la robustezza di una turbina di piccole dimensioni ed, ovviamente le dichiarazioni del costruttore non sono del tutto veritiere.

I generatori:
la maggior parte delle turbine eoliche impiega alternatori a magneti permanenti. Questa configurazione di generatore è la più semplice nonché la più robusta possibile, oltre che è praticamente l'ideale per i mini e micro-aerogeneratori. Per le turbine ad uso domestico c'è una scelta più ampia come un alternatore convenzionale a campo avvolto oppure un generatore a induzione che è già disponibile sul mercato.Una notevole caratteristica di alcuni alternatori a magneti permanenti adoperati da piccole case costruttrici di aerogeneratori, come la Bergey e la World Power, sta nella loro progettazione: i magneti si attaccano ad un oggetto, denominato "magnete cilindrico", che ruota fuori dallo statore, 0 parte fissa del generatore. In tale configurazione, le pale possono essere fissate direttamente al cilindro, cosa che spesso avviene.

A causa delle elevate velocità di rotazione che si raggiungono nelle pale di piccola taglia, specialmente quando la macchina non è collegata ad un carico, spesso i progettisti prestano attenzione al fissaggio dei magneti negli alternatori di turbine a trasmissione diretta (ovvero senta moltiplicatore di giri). Molti alternatori per macchine eoliche generano energia elettrica in corrente alternata trifase in modo da sfruttare al meglio lo spazio interno dell'involucro del generatore. L'utilizzazione dei magneti permanenti dà meno problemi per le piccole turbine eoliche in condizioni di regime di vento debole quando ilrotore è fermo.

Pannelli fotovoltaici Prezzi Beghelli

Beghelli è un'azienda del made in Italy leader in sistemi di illuminazione per la casa che si è ora lanciata nel campo dell' energia proveniente dai pannelli fotovoltaici. Il prodotto proposto si chiama "Tetto d'Oro Acqualuce Beghelli", un sistema chiavi in mano per la produzione di energia elettrica e acqua calda ad uso sanitario dai prezzi interessanti.

L'azienda vende tutto il pacchetto, nel prezzo è compreso il montaggio, l' installazione e le pratiche per l'allaccio per usufruire degli incentivi del conto energia. Il sistema solare fotovoltaico è da 3 kwp, ideale per una famiglia. Come detto non solo produzione di corrente elettrica ma anche di acqua calda con gli stessi moduli che possono svolgere la doppia funzione.

Sul sito di Beghelli non sono riportati ne' la marca ne' il tipo di modulo fotovoltaico installato. Molto probabilmente è una scelta dovuta alla disponibilità del momento che varia dalle richieste dei clienti. Il prezzo dei pannelli fotovoltaici Beghelli, ovvero del sistema intero Tetto d'Oro, oscilla intorno alle 12-13 mila euro, un costo abbastanza basso. Si tratta di circa 4-4,5 mila euro per kwp. A queste cifre sicuramente si tratterà di moduli fotovoltaici a silicio cristallino, molto probabilmente cinesi o comunque non pannelli fotovoltaici ad alto rendimento come quelli della Sanyo, Sun Power, Mitsubishi o Sharp che garantiscono rendimenti tra il 17 ed il 20%.

In ogni caso con Beghelli c'è la possibilità di pagare il sistema a rate tramite prestiti o finanziamenti di istituti bancari con cui l'azienda collabora. Prevista anche un'applicazione per Iphone-Ipad che tramite connessione remota permette di monitorare l'andamento e la produzione dei pannelli fotovoltaici giorno per giorno.

Con il Tetto d'Oro Beghelli da 3 kwp se ben esposti in una zona del nord Italia si possono produrre circa 3500 kw l'anno, una zona del centro 3800 e al sud circa 4200.

Kit Pronto sole Beghelli

Installare i pannelli fotovoltaici senza incentivi

Installare i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sarà conveniente anche senza gli incentivi a partire dal 2013-2014. Sono le conclusioni del rapporto dell'Epia (European photovoltaic industry association) che prevede il raggiungimento della grid parity (stesso prezzo tra energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici e comprata dai gestori) in Italia già fra due anni. Grazie all' abbassamento del prezzo dei pannelli fotovoltaici non sarà necessario quindi ricorrere agli incentivi del conto energia.


Lo studio di Epia prevede che il costo dell'energia elettrica ricavata dai pannelli si dimezzerà da qui al 2020, passando da 0,16-0,35 euro/kWh attuali a 0,08-0,18 euro/kWh, secondo le dimensioni degli impianti e i livelli dell'irraggiamento solare. Sarà anche più conveniente perchè i pannelli solari producono energia durante il giorno, quando con le tariffe biorarie l'acquisto verso le compagnie elettriche è ancora più caro rispetto alla notte.
Quindi duranto il giorno elettricità auto prodotta, durante la notte corrente acquistata ad un prezzo basso grazie alle tariffe bio orarie.

Nel rapporto si parla anche dei produttori di pannelli solari cinesi divenuti leader nelle vendite nel mondo. Dietro la Cina si trova Taiwan, la Germania ed il Giappone. Grazie all' arrivo dei moduli cinesi i prezzi si sono notevolmente abbassati ma società come Solyndra che aveva rivoluzionato il mercato con i pannelli Cigs sono scomparse.

Moduli fotovoltaici Sanyo ad alto rendimento

I pannelli fotovoltaici giapponesi di Sanyo sono considerati al top della gamma di questo tipo di prodotto. Insieme ad altri moduli made in Japan come Kyocera (KD245GH ha il 14,8%) oppure quelli di Canadian Solar (i moduli ELPS superano il 16%) superano la fatidica soglia del 15%.

Che cos'è l'efficienza di un pannello fotovoltaico?
E' la corrente elettrica che verrà prodotta in base all'energia solare incidente sull' area del modulo. Maggiore quindi sarà questa percentuale più alto sarà quindi il rendimento e di conseguenza l'energia elettrica prodotta. E' chiaro che di conseguenza, per raggiungere lo stesso picco di potenza richiesto (ad esempio i famosi 3kwp per un piccolo impianto casalingo) ,ci sarà bisogno di meno superficie per l'installazione dei pannelli. Chi non dispone di ampi spazi dovrà orientarsi quindi nell' acquisto di moduli fotovoltaici ad alto rendimento.

La tecnologia dei moduli Sanyo è quella Hit (Heterojunction with Instrinsic Thin layer) ovvero celle con moduli cristallini abbinati a thin film amorfo. Proprio questa tipo di soluzione riesce ad aumentare il rendimento. Ad esempio la serie Hit-N con potenze da 230, 235 e 240 watt riesce a raggiungere il 19%, a questo indirizzo è possibile comparare le caratteristiche tecniche dei moduli Sanyo.

La garanzia è di 5 anni sul prodotto, di 10 anni sul 90% della potenza del pannello e a 25 anni sull' 80%.

Prezzi dei pannelli fotovoltaici Sanyo: si tratta ovviamente di un prodotto top. In Italia il costo è molto alto, circa 4-4,2 euro per watt. In Europa, specialmente in Germania di importazione, riusciamo a risparmiare parecchio con un modulo da 240 watt dal prezzo di circa 800 euro comprese le spese di spedizione.

I moduli fotovoltaici Sanyo possono godere del 10% del premio incentivo del Conto Energia perchè hanno la certificazione che il 60% dell'investimento, ad esclusione della manodopera, è costituito da componenti realizzati all'interno dell'Unione Europea.

Come pulire i Pannelli Fotovoltaici

L'involucro esterno dei pannelli fotovoltaici dovrebbe essere sempre pulito. Il calcare dell' acqua della pioggia, la sabbia portata spesso da rovesci, ma soprattutto gli escrementi degli uccelli devono essere rimossi. E' facile capire il perchè: quando una zona del vetro del pannelli fotovoltaico si sporca degrada le prestazioni dello stesso, peggio ancora quando ci sono sopra gli escrementi dei volatili che sono così spessi da bloccare il passaggio dei raggi solari sulla cella.

La pulizia può essere effettuata in maniera semplice rimuovendo con un panno bagnato la sporcizia dal vetro del pannello, altrimenti ci sono dei prodotti specifici.

Pulire i pannelli fotovoltaici per migliorare il rendimento, i prodotti sul mercato:
Solar Cleaner formulato ad azione detergente antistatica bilanciata appositamente adatto per la manutenzione fotovoltaica e solare.
VIPCLEAN: è una macchina portatile per esterni che, producendo acqua pura tramite l’osmosi inversa, permette con alcune leggerissime aste in fibra di carbonio da 1,50 mt modulabili tra loro, di pulire la superficie del pannello senza problemi raggiungendo anche pannelli installati in alto.
Solar Wash: è un sistema dedicato ad impianti fotovoltaici di grandi dimensioni che lava automaticamente il vetro esterno. Utilizza degli ugelli a spruzzo lungo un lato e l’intero processo di lavaggio è controllato da un processore.
Unger HiFlo Carbontec:con l'osmosi inversa di questo sistema vengono filtrati dall’acqua circa il 98% dei minerali, consentendo cosi la pulizia dei vetri con solo un’asta ad alimentazione interna.

Riscaldare la Piscina in maniera economica con il sole

Per riscaldare le piscine oppure le vasche idromassaggio esterne solitamente si utilizzano costosi impianti che fanno uso anche dei pannelli solari termici. I prezzi vanno dai 1500 euro in su, dipende dalla grandezza della vasca, se invece vogliamo utilizzare qualcosa di più economico negli Stati Uniti ci sono molti prodotti ordinabili via Internet.

Solar sun rings, sono degli anelli gonfiabili che si appoggiano sull' acqua della piscina e galleggiano. Vanno gonfiati e si attaccano l'uno con l'altro grazie a dei magneti; assorbono durante il giorno il caldo prodotto dai raggi solari. La notte fungono da coperta isolante per trattenere il calore acquisito. A questo indirizzo potete trovare i commenti di coloro che hanno comprato questo prodotto. Qualcuno si lamenta del fatto che debbono essere gonfiati nella "maniera giusta", altrimenti non funzionano, altri dicono che sono un ottimo spazio per far attirare mosche di ogni genere. Altri dicono che funzionano. Il prezzo è abbastanza economico, 20 dollari circa per ogni anello in grado di generare fino a 21mila Btu di calore.

Altro prodotto molto utilizzato in Usa per riscaldare la piscina in maniera economica è il "solar blanket" ovvero le coperte solari. Sono dei rotoli in plastica neri che vengono stesi lungo tutta la piscina. Non solo proteggono la vasca da mosche ed insetti vari, ma assorbono il calore proveniente dal sole e lo restituiscono scaldando l'acqua. A questo indirizzo c'è un produttore americano, che per 43 dollari vende la copertina, altri prodotti disponibili sulle stesso sito che variano per la grandezza delle piscine.


Incentivi fotovoltaico e solare in Friuli Venezia Giulia

La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 3 milioni di euro per coloro che effettuano interventi di risparmio energetico (inclusa l'installazione di pannelli solari termici o fotovoltaici) e manutenzione sulla prima casa nelle province di Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste.

Gli incentivi copriranno il 50% della spesa effettuata dal proprietario per un massimo di 10 mila euro per installazione di:
-Messa a norma impianto utilizzazione energia elettrica
-impianto solare termico per la produzione di acqua calda
-impianto pannelli fotovoltaici per la produzione di corrente elettrica
-impianto geotermico
-caldaia ad alto rendimento ed eventuale adeguamento impianto riscaldamento
-isolamento involucro relativamente alla copertura
-isolamento involucro relativamente alle pareti esterne verticali
-sostituzione serramenti

Le domande vanno presentate entro il 3 ottobre 2011 mediante raccomandata o posta elettronica certificata, al Servizio edilizia della Direzione centrale infrastrutture, mobilità pianificazione territoriale e lavori pubblici, ai seguenti indirizzi:
a. per i residenti nelle province di Gorizia e Trieste: Servizio edilizia, sede periferica di Gorizia, Via Roma, 7, 34170 Gorizia;
b. per i residenti nella provincia di Pordenone: Servizio edilizia, sede periferica di Pordenone, Via Oberdan, 18 – 33170 Pordenone;
c. per i residenti nella provincia di Udine: Servizio edilizia, sede periferica di Udine, Via Sabbadini, 31 – 33100 Udine;

Caldaie a condensazione a gas per il risparmio energetico

Le caldaie a condensazione a gas fanno parte di quelle ad alto rendimento energetico, che permettono di risparmiare sul consumo del metano. Per entrare di diritto in questa categoria debbono avere un rendimento (rapporto tra energia trasferita al fluido termovettore come l'acqua ed il potere calorifico inferiore del gas) maggiore dell' 80%.

Nelle caldaie a condensazione a gas metano si riesce a utilizzare in modo utile il calore legato al vapore acqueo generato dal processo di combustione (circa 1,6 kg per metro cubo di gas) che, nelle caldaie tradizionali, viene disperso in atmosfera attraverso la canna fumaria.

La quantità di calore in esso contenuta, detto calore latente, che rappresenta l'll% dell'energia liberata dalla combustione, può essere recuperato solo nelle caldaie a condensazione, dove, grazie alla presenza di uno scambiatore-condensatore si riescono ad ottenere i seguenti benefici:

- l'abbassamento della temperatura dei fumi in uscita, riuscendo a recuperare fino al 12 % del calore sensibile dei prodotti di combustione quando ancora non opera nel campo della condensazione. In questa fase i fumi liberati raggiungono una temperatura massima di 80 gradi centigradi, ma contengono ancora tutto il calore latente sotto forma di vapore acqueo;

- la completa condensazione del vapore acqueo, ottenendo il recupero di quasi tutta l'energia termica scaturita dalla combustione: l'acqua di ritorno dall'impianto confluisce nella parte bassa dello scambiatore-condensatore ad una temperatura inferiore ai 53°C e il vapore acqueo si condensa sulle pareti più fredde cedendo il calore latente dell'acqua che, riscaldata, affluisce nuovamente all'impianto.

Questa maggiore disponibilità termica consente un rendimento elevatissimo (al punto che il rapporto tra l'energia trasferita al fluido e il potere calorifico inferiore è maggiore di 1 ed occorre adottare il potere calorifico superiore) con una riduzione dei consumi, di non meno del 30% rispetto alle normali caldaie ad alto rendimento, anche per effetto del principio della modulazione lineare che consente di modificare l'intensità della fiamma riducendo la potenza fino al 20%.

Ciò consente di modulare la potenza in corrispondenza del reale fabbisogno termico evitando l'intermittenza acceso-spento che preserva anche la vita della caldaia.

Collettori Solari Termici per il Riscaldamento

I collettori solari termici che sfruttano l'energia del sole possono essere utilizzati anche per il riscaldamento del proprio appartamento o villa. Non solo quindi produzione di acqua calda per la doccia o per il bagno. Abbiamo già visto una soluzione con l'accoppiata collettore solare e riscaldamento a soffitto, si possono utilizzare anche altri metodi tenendo a mente che il problema principale per il riscaldamento invernale degli edifici è dato dalla minore disponibilità di energia solare durante i periodi freddi dell' anno.

Per aggirare il problema della scarsa insolazione che non riuscirebbe a far funzionare i collettori solari termici si devono realizzare impianti ad hoc con pannelli solari ad alte prestazioni e centraline di controllo elettroniche che gestiscono diversi serbatoi di accumulo dell' acqua calda, per ottimizzare il tecupero di tutto il calore disponibile in inverno.

L'energia si può accumulare anche sotto forma di serbatoi d'acqua sotterranei (parliamo in questo caso di ville e non di appartamenti condominiali) permettendo l'installazione di una superficie di collettori solari più ridotta, basterebbero anche 3 mq.

I collettori solari termici possono essere utilizzati in qualsiasi edificio che disponga di uno spazio aperto soleggiato. Più è facile l'accesso a tali luoghi, minore sono i costi di installazione e di manutenzione. I pannelli solari vanno posizionati nella zona dell'edificio che gode della migliore insolazione durante tutto l'anno, facendo attenzione che non vi siano ombre che coprano il pannello (attenzione ai palazzi vicino quindi).

Per quanto riguarda l'orientamento, i collettori solari devono essere rivolti preferibilmente verso Sud, con una tolleranza massima di deviazione verso Est o verso Ovest di 30 gradi. Entro questo raggio di tolleranza, intatti, il loro rendimento diminuisce trascurabilmente, l'inclinazione ottimale dei collettori è di circa 35/40 gradi rispetto al piano orizzontale; per l'esattezza, l'inclinazione ideale per un impianto a funzionamento annuale è pari alla latitudine delta località.

Nel caso in cui i soli collettori solari non siano in grado di garantire l'apporto di calore necessario per il riscaldamento, possono essere anche integrati con sistemi convenzionali (caldaia a gas metano). In questo caso, i collettori servono per il preriscaldamento dell'acqua. Questo genere di impianti ha un costo maggiore e, quindi, la loro convenienza va valutata caso per caso; l'utilizzo ottimale dei collettori solari termici riguarda l'alimentazione di impianti di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento, a parete o a battiscopa. In quest'ultimo caso è sufficiente che l'acqua sia portata ad una temperatura di 35-40 gradi per avere una temperatura in casa di 19-20 gradi in inverno, cosa che riusciamo ad ottenere con i collettori solari anche in giornate nuvolose.

Con i normali termosifoni l'acqua lavora a temperature molto più alte, circa 70-80 gradi, cosa impossibile da ottenere con i soli pannelli solari. E' importante considerare anche l'isolamento termico dell' edificio. Un buon "cappotto termico" riesce a far risparmiare molto sulla bolletta migliorando l'efficienza energetica della casa.

Ricordiamo infine che la sostituzione dei vecchi radiatori con un nuovo sistema di riscaldamento con i collettori solari da' diritto alla detrazione del 55% delle spese spalmabile in 10 anni.

Incentivi per case Eco sostenibili in Piemonte

Sono poco più di 2 milioni di euro gli incentivi messi a disposizione dalla Regione Piemonte per la realizzazione o ristrutturazione di case eco sostenibili. Il progetto approvato con delibera del 22 luglio 2011 e pubblicato BUR 30 del 28 luglio 2011 si chiama "Contributi a fondo perduto per la realizzazione di edifici a energia quasi zero".
La Regione erogherà contributi a fondo perduto pari al 25% delle spese di realizzazione di una casa ecosostebibile per un minimo di 20mila euro ed un massimo di 200mila.

Requisiti per usufruire degli incentivi:
Gli edifici a energia quasi zero per i quali si richiede il contributo previsto dal bando della Regione Piemonte devono essere progettati e realizzati in modo da essere caratterizzati da fabbisogni di energia termica estremamente contenuti sia per il riscaldamento invernale sia per il raffrescamento estivo.
Sono considerati ammissibili gli edifici che garantiscono, in base ai risultati dei calcoli energetici eseguiti nelle condizioni di “Design Rating” e allegati alla domanda di contributo, il rispetto dei requisiti minimi che possono essere controllati sull' allegato 3 del bando della Regione.

La domanda per la richiesta di incentivi va inoltrata a partire dal 15 settembre 2011 compilando il modulo telematico reperibile sul sito http://www.finpiemonte.info.

Pannelli Fotovoltaici a Bolzano sui palazzi della Provincia

Su dodici palazzi di proprietà della provincia di Bolzano verranno installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Lo ha deciso oggi la giunta. Le spese per l'installazione ammontano a circa 2 milioni di euro, garantiti dai fondi europei e le palazzine dove verranno installati sono:
tre impianti (via Crispi 8), cinque (via Raiffeisen 5), sei (via Brennero 6), e nove (via Renon 4), delle caserme dei Vigili del fuoco di via Druso e dell'aeroporto, degli istituti tecnici «C. Battisti» (via Cadorna 16), «H. Kunter (via Guncina 1), »G. Galilei« (via Cadorna 14) e »M. Valier« (via Sorrento 20), della scuola professionale »R. Gasteiner« di via Roen 12 e dell'Istituto zooprofilattico di via Bivio 59.

Gli impianti fotovoltaici saranno in grado di produrre 346.000 kw/h l'anno per un risparmio sulla bolletta della corrente elettrica di circa 60mila euro all'anno, ma soprattutto i pannelli fotovoltaici faranno scendere di oltre 300 tonnellate l'immissione di CO2 che ogni anno venivano immesse nell'atmosfera con la produzione di energia elettrica derivata dalla combustione di gas o petrolio.

Riscaldamento a Soffitto e Solare Termico

Se siamo alla ricerca di energia pulita per la produzione di calore in inverno all'interno della propria casa la giusta accoppiata è riscaldamento a soffitto, oppure a pavimento o a parete, e solare termico. Si tratta di una soluzione di grande risparmio energetico che ci permette di abbassare quasi a zero la bolletta del gas che nell' ultimo anno ha registrato un aumento del 7,4% (dati Istat relativi a luglio 2011).

i tecnici installerenno una serpentina di tubi lungo tutto il pavimento della casa all' interno dei quali scorrera il liquido (glicole propilenico ed acqua) scaldato dai pannelli solari termici. Una volta realizzato il massetto sopra i tubi ci sarà la posa del pavimento. I tubi caldi propagheranno il calore all' interno della casa in maniera uniforme senza zone d'ombra in cui il calore arriva poco o è troppo forte come nel caso della vicinanza ai termosifoni.

Come viene scaldato il liquido che scorre all' interno dei tubi? Grazie all' impianto dei pannelli solari termici. Durante l'inverno anche in giornate fredde e nuvolose i pannelli riescono a produrre acqua ad una temperatura di 35-40 gradi che è già sufficiente per il sistema con riscaldamento a pavimento per ottenere in casa circa 18-19 gradi. La caldaia a gas sarà necessaria solo per "aiutare" i pannelli solari in giornate particolarmente fredde o durante la notte inoltrata, un bel risparmio energetico quindi.

Il riscaldamento a soffitto avviene alla stessa maniera, i tubi in questo caso vengono installati in alto e coperti con una controsoffittatura. Stessa cosa per il riscaldamento a parete e a battiscopa.

Tegole Fotovoltaiche, prezzi e consigli

Le tegole fotovoltaiche rappresentano la massima integrazione architettonica che possiamo ottenere con i pannelli solari. Vanno infatti a "nascondersi" perfettamente con il tetto di una casa o villa in sostituzione o integrazione dei coppi pre esistenti. Se date un'occhiata alla foto delle tegole fotovoltaiche si fa fatica a capire che sotto si cela un impianto con pannelli solari che producono energia.

Ci sono tegole fotovoltaiche fatte con la classica forma ondulata ad "S" oppure quelle in cui la presenza del pannello solare è più evidente che va ad incastrarsi tra una tegola e l'altra. In ogni caso i moduli fotovoltaici presenti all' interno della tegola possono essere in silicio mono o poli cristallino oppure a film sottile. La differenza tra le due tecnologie è nota. I primi costano un pochino di più ma offrono rendimenti più alti (nell' ordine del 10%), di conseguenza per ottenere la potenza desiderata, i classici impianti da 3kw, con il film sottile dovremo disporre di più spazio di superficie.

Il modo di distribuzione della tegola fotovoltaica influirà sulla quantità di superficie necessaria. Nella seconda foto ci sono i moduli Techtile Smart, in quest caso potendo essere stesi in maniera "dritta e perpendicolare" e non ondulati fanno guadagnare in efficienza. Insomma più si mimetizzano con il vecchio tetto e meno efficienti sono. In quest'ultimo caso baastano 9 metri quadri per 1 kw mentre la classica tegola fotovoltaica, quella della prima foto, ha bisogno di 18 mq.

Tegole fotovoltaiche prezzi: ovviamente i costi sono superiori rispetto ai tradizionali e semplici moduli fotovoltaici, spesso si raddoppiano. Per 1 kw di potenza di possono spendere tra i 7mila ed i 9 mila euro, dipende dal tipo di tegola utilizzata. Nel prezzo spesso sono compresi i costi di rimozione del vecchio tetto e la coibentazione che va quasi sicuramente rifatta.

Vantaggi tegole fotovoltaiche:
-riescono ad isolare meglio la casa perchè fatte con materiali moderni isolanti
-l'integrazione architettonica da diritto ad incentivi maggiori, ogni kilowatt di energia elettrica prodotto con questa tecnica viene remunerato maggiormente;
-se sostituiscono un tetto in amianto danno diritto ad un ulteriore incentivo.

Le tegole fotovoltaiche esistono anche per il solare termico, ovvero per la produzione di acqua calda.

Come connettere un impianto fotovoltaico alla rete elettrica

Le pratiche burocratiche per connettere un impianto con pannelli fotovoltaici alla rete elettrica del gestore non sono delle più semplici. Sicuramente ci si mette di più ad installare fisicamente i pannelli solari con i relativi contatori, inverter e cavi che non ad aspettare il via libera all' entrata in funzione da parte dell Enel.

Come connettere un impianto fotovoltaico alla rete elettrica?
Solitamente sono processi che eseguono gli stessi installatori o aziende che vendono i sistemi fotovoltaici, in ogni caso è bene conoscere le procedure. Stiamo comunque parlando di piccoli impianti, quelli da 3 kilowatt per la nostra casa o comunque impianti che non superano i 100kw, in altri casi la procedura è molto diversa e prevede l'iscrizione ai grandi impianti.

E' importante conoscere la data di entrata in funzione di un impianto fotovoltaico perchè da qui si gioca la partita degli incentivi che ogni mese che passa si abbassano sempre più, mentre a partire del 2012 caleranno con cadenza semestrale, Nel 2013 invece le tariffe assumeranno valore onnicomprensivo sull’energia immessa nel sistema elettrico.

I moduli da compilare per la richiesta di allaccio si scaricano in questa apposita sezione del sito Enel. Non sono sempre gli stessi, ad esempio lo scorso mese erano diversi, la cosa sembra essere fatta apposta per complicare le cose. In ogni caso la domanda ha un costo così suddiviso:

potenze in immissione fino a 50 kW: € 120 (€ 100 + IVA 20%);
potenze in immissione maggiori di 50 kW e fino a 100 kW: € 240 (€ 200 + IVA 20%) ;
potenze in immissione maggiori di 100 kW e fino a 500 kW: € 600 (€ 500 + IVA 20%);
potenze in immissione maggiori di 500 kW e fino a 1000 kW: € 1800 (€ 1500 + IVA 20%);
potenze in immissione maggiori di 1000 kW: € 3000 (€ 2500 + IVA 20%).

Pannelli Thin Film prezzi in ribasso nel 2011-2012

I prezzi dei pannelli fotovoltaici con tecnologia thin film sottile hanno iniziato un lento ribasso fin dal primo semestre 2011, un trend che sembra continuare, si spera, anche nel 2012-2013.

I dati sono ricavati dal consueto e preciso rapporto Solar Buzz che mette in luce come il prezzo del più economico modulo a film sottile sia arrivato ad 1,37 dollari per watt. Si tratta di meno di 1 euro per watt al cambio attuale, il famoso prezzo indicato per la grid parity (parità tra energia comprata alla compagnia elettrica e costo derivato dalla produzione con pannelli fotovoltaici).

I pannelli fotovoltaici thin film lo ricordiamo sono meno efficienti di quelli a silicio mono o poli cristallino, un 10-15 percento in meno, nella stessa proporzione anche il costo è più basso.

Vengo utilizzati lì dove è possibile integrare in maniera architettonica i pannelli solari con il tetto o con la struttura dell' edificio per via della loro flessibilità. Quindi tegole fotovoltaiche, ma anche sostituzione di vetrate o di parti esterne facenti parte dell' architettura della casa.
Ideali anche per chi possiede grandi spazi da sfruttare, per i grandi impianti. In questo caso la diminuzione di efficienza viene compensata con l'aumento della superficie di realizzo dei pannelli solari.

Collettori solari ad aria calda per riscaldare la casa

Per riscaldare la casa sfruttando il sole possiamo utilizzare i collettori solari ad aria calda. Come funzionano? Il sole scalda l’aria e questo si sa. Questo tipo di collettore sfrutta lo stesso principio e alcuni elementi costruttivi del collettore o pannello solare termico ad acqua, ma con la differenza di sfruttare solo l’effetto serra, scaldando l’aria che verrà immessa direttamente all’interno della casa.

Questa caratteristica evita, come nel collettore ad acqua, la perdita di efficienza:pannello ad aria = il SOLE scalda l’ARIA che entra diretta in CASA; pannello ad acqua = il SOLE scalda il LIQUIDO e il LIQUIDO scalda l’ARIA della CASA.

La grande efficienza rende il collettore solare ad aria calda molto interessante per produrre o integrare il del riscaldamento della casa, anche se la sua diffusione è ancora limitata. Ciò è forse imputabile al fatto che per questo tipo di impianto non ci sono incentivi governativi e anche probabilmente perchè è molto facile da installare e non genere grandi profitti per gli installatori.

I collettori solari ad aria calda come detto sono tanto semplici quanto efficienti.I pannelli sono costituiti da una superficie vetrata esterna (meglio se micro prismatica) e da una interna scura assorbente, o trattata selettivamente, in grado di massimizzare l’assorbimento della radiazione solare.

Il sistema assorbe calore dal sole e lo cede al fluido termovettore, in questo caso aria anziché acqua, che circola nell’intercapedine tra vetro e assorbitore. Il flusso d’aria può anche passare in una serie di “trappole” che lo rallentano consentendo un maggiore assorbimento di calore.

A questo punto l’aria è pronta per essere immessa nella casa da riscaldare attraverso un semplice foro nella parete. Questi pannelli vanno comunque sempre orientati verso Sud con un’inclinazione che può variare, alle latitudini italiane, dai 55 fino ai 90 gradi (per aver maggiore rendimento in inverno quando il sole è basso sull’orizzonte). L’apporto effettivo di questi sistemi è ovviamente suscettibile di grandi variazioni in funzione del grado di isolamento dell’edificio da riscaldare.

Approssimando, potremmo indicare come plausibile un’integrazione del 30% circa di riscaldamento su 35 mq di abitazione con 2 mq di collettore ad aria. L’apporto è comunque significativo da ottobre ad aprile, dando il meglio di sé nelle stagioni intermedie, in cui si potrebbero ottenere anche apporti del 100% di energia solare.

Come funzionano i collettori solari ad aria calda:
questi sistemi in genere hanno una piccola ventola che ne forza e controlla l’immissione, la quale può essere attivata o manualmente, o da un piccolo modulo fotovoltaico, o da una centralina elettronica differenziale che ne gestisce il funzionamento. Un ulteriore incremento di efficienza può essere ottenuto utilizzando come ingresso l’aria calda prelevata direttamente dai locali invecedi quella fredda proveniente dall’esterno. Alcuni collettori sono muniti di una valvola di scarico condensa che permette al collettore di funzionare anche come deumidificatore d’ambiente – sempre molto utile nelle località marine.

Vantaggi e svantaggi dei collettori solari ad aria calda:
hanno un' efficienza altissima, tra l’85% ed il 90% e una grande semplicità di montaggio. Hanno però il limite di non poter accumulare calore (possibile ma complesso) e il fatto che non si utilizza in estate e che non produce acqua calda sanitaria. È però molto veloce nel riscaldamento e bastano pochi minuti di sole invernale affiché il sistema cominci a pompare calore in casa.Paragonato ad una serra climatica ha un costo di circa 5 volte inferiore a parità di calorie prodotte, e consente di evitare totalmente il rischio di surriscaldamento (che nel caso di serre mal progettate costituisce un serio problema nei nostri climi mediterranei).

Prezzi collettori solari ad aria calda:non ce ne sono molti in commercio, mediamente il prezzo è simile ai collettori ad acqua il cui costo varia dai 350 ai 700 euro a mq. Per installarli non si spende molto. In alternativa ai sistemi reperibili in commercio è possibile sbizzarrirsi nell’autocostruzione con bottiglie di plastica, scatole di metallo verniciate di nero, vecchi scaldabagni verniciati di nero, canne fumarie e, con rendimenti straordinari, lattine di alluminio.

Prezzi dei pannelli fotovoltaici nel 2011, cali in vista?

Complici i forti incentivi in Italia ed il largo interesse mostrato per le energie rinnovabili in Europa e nel resto del mondo i prezzi dei pannelli fotovoltaici negli ultimi anni non sono affatti calati, anzi. La grossa domanda ha alimentato spesso una corsa al rialzo che sarebbe dovuta terminare nel 2011 ma con il disastro della centrale nucleare in Giappone a Fukushima sembra sia essere ricominciata.

I prezzi quindi sono sempre gli stessi, almeno in Italia. Il range varia tra 1,5 euro e 2 per watt per pannelli fotovoltaici in silicio multi e mono cristallino asiatici (cinesi compresi) mentre se si acquistano marchè più blasonate come Sanyo e Sunpower si arriva anche a 2,5-3 euro. Se mettiamo in conto anche gli inverter, le staffe, il montaggio, i cavi, le pratiche di allaccio i prezzi di un impianto solare fotovoltaico costa, chiavi in mano, circa 5-6 mila euro per kilowatt. Un impianto classico da 3 kilowatt per un appartamento viene quindi 15 mila euro.

il taglio deciso dal Governo con il quarto conto energia ha raffreddato un po' le richieste e di conseguenza il mercato. Installare un impianto fotovoltaico ancora conviene ma la forbice si stringe sempre di più e gli incentivi andranno a calare di mese in mese nel 2011 e di semestre in semestre a partire dal 2012.

A questo punto si potrebbe ben pensare che una domanda minore generi un abbassamento generale dei prezzi dei pannelli fotovoltaici. L'entrata in scena poi di altri e nuovi competitor, soprattutto cinesi, potrebbe portare già entro il 2012 alla grid parity, ovvero alla parità di costo tra un kilowatt prodotto con i pannelli solari senza incentivi ed un kilowatt acquistato presso le compagnie di elettricità. Ciò potrebbe anche essere favorito da nuovi aumenti che le stesse compagnie possono applicare già dal primo gennaio 2012 quando termina l'imposizione di legge di un aumento non superiore al 10% delle tariffe biorarie. L'energia elettrica, così come sta accadendo per il gas, potrebbe tornare a salire di prezzo dopo diversi periodi di discesa (tra il secondo semestre 2009 e il secondo semestre 2010 il prezzo in Italia è calato del 3,9%- fonte Eurostat).

Come realizzare un impianto solare con 100 euro

I pannelli solari fotovoltaici costano, ma se il nostro intento è quello di realizzare un piccolo impianto solare per alimentare ad esempio il nostro computer portatile, notebook o pc possiamo anche spendere poco, poco più di 100 euro. Vediamo cosa serve:
-1 pannello solare fotovoltaico da 50watt a 12V, poli o monocristallino non fa differenza. Il prezzo di un prodotto cinese è di circa 90 euro.
-1 inverter serve a trasformare la corrente continua in alternata. Tutte le normali utenze elettriche sono a corrente alternata. Il prezzo di un modello efficace per 50 watt è di circa 20 euro.
-1 regolatore di carica per batteria, prezzo circa 15 euro: serve per fornire la giusta quantità di corrente elettrica alle batterie proteggendole da un eccesso di scarica o carica con lo scopo di prolungarne il più possibile il ciclo di vita.

Basta, questi tre componenti sono efficaci. La batteria che utilizziamo è quella dello stesso computer portatile che verrà ricaricata durante il funzionamento. Il pannello solare va collegato all'inverter e successivamente al regolatore di carica a cui sarà collegato il computer. Come visto il prezzo è leggermente superiore ai 100 euro, possiamo risparmiare qualcosa affidandoci a componenti usati, specialmente per quel che riguarda i pannelli solari.
Ricordiamo di orientare in maniera corretta il pannello solare verso il sole, cercando di muoverlo inseguendo sempre l'insolazione massima.

Nuova fabbrica di pannelli solari a Catania

E' stata inaugurata oggi a Catania una nuova fabbrica di pannelli solari, 3SUN, frutto della collaborazione tra Enel Green Power,Sharp e Stmicroelectronics, che hanno investito 70 milioni di euro ciascuno, oltre a 49 milioni di project finance e di incentivo pubblico. La fabbrica sarà capace di produrre pannelli fotovoltaici per 160 MW all'anno (pari a circa 53mila impianti per tetti fotovoltaici da 3 kw), che potrà essere incrementata nel corso dei prossimi anni a 480 MW l'anno.
Saranno attualmente impiegati 280 lavoratori, successivamente sono previste almeno altre 400 assunzioni. Soddisfatto l'amministratore delegato di Enel che sottolinea come l'Italia sia il secondo Paese in Europa per capacità installata nel settore del fotovoltaico. Al 30 giugno 2011 il nostro paese aveva già superato l'obiettivo nazionale del 2020 di 8GW. "Proseguendo con questo passo, possiamo stimare che arriveremo fino a 30 GW al 2020".

Incentivi pannelli solari fotovoltaici 2011-2012

Il quarto conto energia che regola gli incentivi alla produzione di energia elettrica dai pannelli fotovoltaici è stato licenziato con decreto ministeriale il 5 maggio 2011. Ci sono stati tagli progressivi agli incentivi che partono proprio da giugno 2011 fino ad arrivare al 2016.
Il Gse, gestore dei servizi energetici, retribuirà ogni kilowatt prodotto per impianti da 1 a 3 kw su edifici (compresi appartamenti e ville) secondo la seguente tabella e le seguenti scadenze (fa fede l'inizio della richiesta di allaccio per la data di inizio incentivo):

a partire dal primo giugno 2011:
0,387 euro per kw prodotto

a partire dal primo luglio 2011:0,379 euro per kw prodotto

a partire dal primo agosto 2011:0,368 euro per kw prodotto

a partire dal primo settembre 2011:0,361 per kw prodotto

a partire dal primo ottobre 2011:0,345 per kw prodotto

a partire dal primo novembre 2011:0,320 per kw prodotto

a partire dal primo dicembre 2011:0,298 per kw prodotto

a partire dal primo gennaio 2012 e per tutto il primo semestre 2012:0,274 per kw prodotto

a partire dal primo luglio 2012 e per tutto il secondo semestre 2012:0,252 per kw prodotto.

Incentivi produzione da pannelli fotovoltaici a partire dal 2013 e fino al 2016:
a decorrere dal primo semestre 2013 le tariffe assumono valore onnicomprensivo sull’energia immessa nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata è attribuita una tariffa specifi ca di 0,375 euro (tariffa omnicomprensiva) ridotta del 9% nel secondo trimestre 2013. Nel primo semestre 2014 si riduce del 13%, nel secondo semestre 2014 si riduce del 13%. Nel primo semestre 2015 si riduce del 15%, nel secondo semestre 2015 di un altro 15%. Nel 2016, primo semestre si riduce del 30% e nel secondo semestre di altrettanto 30%.

Qui il testo completo, d.m. 5 maggio 2011 ,dell'intera regolamentazione del quarto conto energia relativo agli incentivi 2011-2016.

Valvole termostatiche, come risparmiare con il riscaldamento centralizzato

Il riscaldamento centralizzato è una croce per moltissime persone specialmente per coloro che vivono in grandi condomini. Mettere d'accordo centinaia di persone sull' ora di accensione e spegnimento è sempre difficile e le spese per chi vive in casa soltanto la sera sono altissime.

E' uno spreco totale di energia se si pensa che la maggiorparte delle case sono riscaldate anche se non è presente nessuno negli appartamenti in quel momento
. Inoltre la temperatura non è mai come la vorremmo, con i piani bassi al caldo (anche eccessivo) e gli attici al freddo.

Come risparmiare con il riscaldamento centralizzato?
Si può passare alla termoregolazione con contabilizzazione del calore. In pratica si applicano delle valvole termostatiche a tutti i termosifoni di tutti i condomini. Le valvole "regolano" il calore di ogni calorifero. Hanno 5 scatti di posizione. 1 è freddo, 5 è molto caldo, fino a 28 gradi. Solitamente la posizione 3 mantiene 18 gradi di calore in casa, ovviamente tutto dipende da una serie di fattori come esposizione dell' appartamento ed isolamento.

Alcuni modelli di valvole termostatiche sono programmabili così chi torna a casa per esempio la sera tardi può far accendere i riscaldamenti ad un'ora stabilita risparmiando tantissimo.Bene. Ho chiuso tutti i miei riscaldamenti, ma come faccio a pagare di meno sul riscaldamento che è centralizzato e ripartito per millesimi.

Qui entra in gioco la "contabilizzazione del calore". Coloro che hanno in manutenzione l'impianto del condominio una o due volte all' anno verranno in casa per segnare il consumo effettivo tramite:
-contabilizzazione diretta: funziona tramite contatore che viene installato all'ingresso di ogni singolo appartamento
-contabilizzazione indiretta: prevede l'uso di ripartitori di calore o di altri dispositivi come i totalizzatori conformi alle norme tecniche applicati su ogni termosifoni e collegati ad una centralina esterna.

Risparmiare sull' impianto centralizzato quindi si può, si possono abbattere i prezzi della bolletta anche del 70%. Ovviamente le valvole termostatiche possono essere utilizzate anche negli impianti di riscaldamento autonomo, ad esempio in singoli termosifoni in stanze che magari utilizziamo solo la notte o che utilizziamo raramente.

Prezzi dei pannelli solari, vale la pena investire?

I prezzi dei pannelli solari negli ultimi 3 anni sono cresciuti. Dovevano calare, ma probabilmente c'è stata un po' di speculazione, specie in Italia dove si è potuto contare sugli incentivi del conto energia che hanno generato una vera e propria corsa agli acquisti.

Dopo i recenti tagli agli incentivi sulle energie rinnovabili del Governo di primavera del 2011, il famoso quarto conto energia il mercato si è stabilizzato almeno sul fronte dei prezzi di acquisto.

Gli incentivi sono più bassi ma ci sono ancora per fortuna, questa è una buona notizia. Per chi fa entrare in attività i propri pannelli solari fotovoltaici entro settembre 2011 i prezzi per chilowatt prodotto per un impianto con potenza compresa tra tra 1 e 3 kw sono di 0,361 euro per impianti sugli edifici (case) e di 0,316 euro sugli altri impianti.

Da dicembre 2011 diventano 0,298 euro per kilowatt prodotto in impianti sugli edifici e 0,261 altri impianti. Per finire da gennaio 2012 in poi la remunerazione si abbassa ancora di più: 0,274 euro per impianti sugli edifici e 0,240 su altri impianti.

Prezzi dei pannelli solari per gli utilizzatori finali:un impianto completo, compreso di installazione, documenti effettuati al Gse per l'allaccio, con staffe, inverter, cavi elettrici e tutto quello che serve per farlo entrare in funzione costa attualmente circa tra i 5 ed i 6 mila euro per kilowatt.

Mentre il prezzo dei soli moduli dei pannelli solari è di circa 1,5-1,8 euro per watt per quelli a silicio multicristallino (qualcosa in più si spende per quelli monocristallini).La tecnologia va avanti e gli annunci si susseguono su novità e prospettive. Senza gli incentivi del conto energia italiano varrebbe la pena installare un impianto fotovoltaico quando i prezzi dei pannelli solari arriveranno a 2-3 mila euro per kilowatt, anche in quel caso ci vorrebbero 7-8 anni per avere il ritorno dell' investimento calcolando un consumo di circa 3mila watt l'anno e ai prezzi attuali della corrente elettrica.

In Usa, patria indiscussa al momento del solare fotovoltaico, molti scommettono sul fatto che entro il 2015 i prezzi dei pannelli solari arriveranno a 1000 dollari per kilowatt. Staremo a vedere, intanto si è affacciata sul business anche la Cina, che propone i suoi moduli solari ad un prezzo già più basso del 20%. La qualità al momento è inferiore ai modelli tedeschi, italiani o statunitensi, ma nel futuro potrebbero pareggiare il conto.

Prezzo del gas in Italia alle stelle, scende quello della corrente

In Italia scende il prezzo dell' energia elettrica ma sale quello del gas. E' quanto riportato dalle analisi di Eurostat che ha preso a riferimento il periodo tra il secondo semestre 2009 e il secondo semestre 2010.
Nel periodo considerato, il prezzo dell'elettricità domestica è aumentato nella Ue a 27 del 5,1% e quello del gas del 7,7% mentre in Italia il prezzo della corrente è sceso del 3,9% mentre quello del gas è salito di ben il 47,3%, record in Ue. Gli aumenti più alti del costo dell'elettricità sono stati registrati a seqguire in Lituania (+31%), Cipro (23% e Grecia (17%), mentre quelli più bassi sono stati osservati in Olanda (-8%), Lussemburgo (-7%) e in Italia e Repubblica ceca (-4% ciascuno). Il prezzo medio dell'elettricità nella Ue-27 è stato di 17,1 euro. Quello più basso è stato registrato in Bulgaria (8,3 euro per 100 kWh), quello più alto in Danimarca (27,1 per 100kWh). In Italia, il prezzo è stato di 19,1%.

Esprimendosi in standard di potere d'acquisto, secondo Eurostat, il prezzo più basso dell'elettricità è stato registrato in Francia (11,3 Spa per 100kWh), mentre il più elevato in Ungheria (25,7). In Italia il rapporto si è collocato al 18,8. Per quanto riguarda il gas, gli aumenti più significato del prezzo si è registrato in Italia, con il 47%. Seguono la Slovenia (25%) e la Bulgaria (24%). La diminuzione più forte è stata osservata in Slovacchia e Gran Bretagna (-6% ciascuna) e in Irlanda (-4%). Esprimendosi in euro, i prezzi medi del gas sono stati più bassi in Romania (7,7 euro per gigajoule), mentre quello più elevato in Svezia (30,3). In Italia, il prezzo medio registrato nel secondo semestre del 2010 è di 21,9 euro, il terzo più elevato nella Ue-27. La media europea è stata di 15,9 euro per gigajoule. Tenendo conto del potere d'acquisto, il prezzo del gas è stato più basso in Lussemburgo (10,9 spa per gigajoule), mentre quello più elevato in Bulgaria (26,9). In Italia, 21,4 spa per gigajoule.

qui il link all'analisi di Eurostat

Condizionatore solare, quanto costa e come realizzarlo

Con l'arrivo dell' estate i consumi di energia elettrica aumentano tantissimo. Ogni grado in più corrisponde ad un incremento in percentuale di assorbimento. Tutto è "merito" dei condizionatori d'aria veri e propri divoratori di energia elettrica di cui sembra non si possa più fare a meno. Anche in questo caso però il sole ci viene incontro. Da una parte è il responsabile del calore che deve essere combattuto, dall' altra possiamo sfruttarlo per produrre energia elettrica proprio con i pannelli fotovoltaici.

Un condizionatore Inverter classe A da 9000 Btu consuma circa 850watt allo spunto e 300-400 a regime se non è particolarmente "stressato" ovvero se non c'è troppa differenza di temperatura tra esterno ed interno, se non ci sono eccessive fonti di calore presenti nella stanza da raffreddare oppure se l'ambiente è troppo grande (con 9000 btu non possiamo pretendere di avere freddo se la stanza misura più di 25mq).

Quindi per avere mettiamo 500 watt di produzione di picco - kwp (sono sempre di meno in media) abbiamo bisogno di circa 3 metri quadri di spazio per i pannelli solari (il costo di quelli in SILICIO POLICRISTALLINO, lievemente inferiore rispetto a quella del monocristallino, è di circa 1,5 euro per watt, moltiplicato per 500 fa 750 euro). A questo prezzo vanno aggiunti l'inverter da circa 500 euro (trasforma la corrente prodotta da continua in alternata per essere utilizzabile da qualsiasi apparecchio), la batteria per l'accumulo (non è obbligatoria, ma con le batterie possiamo utilizzare gli apparecchi anche quando è buio), 1 regolatore di carica 12A 100 euro. Batteria e regolatore di carica possiamo ometterli se utilizziamo all' istante l'energia prodotta.

Siamo quindi sui 1000-1200 euro, oppure possiamo utilizzare un kit fotovoltaico da 500 watt gia pronto per l'utilizzo.

Sicilia prima in Italia per l'eolico

La Regione che produce più energia eolica in Italia è la Sicilia con 1.449 Mw e 1.245 aerogeneratori, a seguire Puglia (1.291 Mw), Campania (915 Mw), Calabria (770 Mw), Sardegna (673 Mw), Molise (372 Mw), Basilicata (279 Mw) e Abruzzo (225 Mw).
La potenza totale di energia eolica installata in Italia è di 5.797 Mw di potenza complessiva installata e 8.374 GWh di energia elettrica prodotta dal vento, di cui 286,8 allacciati nel 2011. Siamto terzi in Europa dopo Germania e Spagna.
Quanto agli occupati, secondo i dati Anev (l'associazione nazionale che riunisce più di 2 mila tra produttori e operatori dell'energia dal vento, la regione che ne conta di più è la Puglia, con 6.290 addetti, di cui 1.625 diretti e 4.665 indiretti. Seguono Campania (4.349), Sicilia (3.795), Sardegna (2.398), Calabria (2.324), Basilicata (1.854), Molise (1.447) e Abruzzo (1.380). In totale, gli occupati nel settore eolico in Italia sono 28.131, di cui 8.205 diretti e 19.924 indiretti. Il potenziale di tutto il settore al 2020, sulla base degli impegni assunti dall'Italia in sede comunitaria, viene stimato dall'Anev in 16.200 Mw installati e 67.010 occupati.
«L'eolico - secondo il presidente dell'Anev, Simone Togni - è considerata la più matura tra le fonti di energie rinnovabili, tanto da coprire ormai, secondo i dati Terna del 2010, il fabbisogno di 11 milioni di italiani per le utenze domestiche. Ha un potenziale che, per il 2025, sfiora i 20mila megawatt». Secondo l'Ewea (European wind energy association) nel 2015 l'energia eolica permetterà di risparmiare 23,7 miliardi di euro di carburanti fossili: questo risparmio sarà di 15,1 miliardi per il consumo di carbone, 6,4 miliardi per il gas e 1,7 miliardi per il petrolio utilizzati per produrre elettricità. Nel giro di soli cinque anni, nel 2020 la spesa per i combustibili fossili continuerà a diminuire in modo drastico, si prevede un risparmio di 87 miliardi di euro.

La piu'grande centrale solare del Mondo in California

La più grande centrale con pannelli solari del mondo viene costruita in questi giorni in California per entrare in funzione nel 2013.L'impianto, che sorgerà nel Mojave Desert a sud est del paese, utilizzerà enormi pannelli per concentrare l'energia, per una capacità finale produttiva di più di mille mega watt su un suolo di 7mila ettari di terreno, ha fatto sapere il gruppo che realizzerà la centrale, Solar Trust of America. Abbastanza per soddisfare il fabbisogno energetico compreso tra 300mila e 750mila abitazioni dando lavoro a 1000 persone. «Diventeremo leader nel settore» ha detto il governatore della California Jerry Brown. Per finanziare il progetto il governo Usa ha fornito un prestito pari a 2,1 miliardi di dollari, mentre la centrale solare costerà circa 7 miliardi di dollari.

Ventilatore Solare, rinfrescare la casa a costo zero


Con l'arrivo della bella stagione si presenta il problema del caldo che spesso si fa opprimente. Siamo ormai abituati all' utilizzo dei condizionatori che consumano tantissimo e non sono per niente ecologici, mentre i cari e vecchi ventilatori fanno il loro dovere. Smuovono l'aria anche se non tolgono l'umidità, pero' la differenza si sente. Che ne dite allora di un ventilatore alimentato con l'enegia solare? Quello trovato in foto, scovato nella rete, è progettato per essere "infilato" nel tetto di casa. Grazie ad una serie di guarnizioni riesce a bloccare freddo, caldo e pioggia. Sarà difficile vederlo utilizzato in un attico, ma in qualche baita o casa di campagna si, installandolo sui solai. Altri ventilatori solari utilizzano dei piccoli pannelli che si possono mettere al sole sul terrazzo con il filo che collega l'apparecchio vero e proprio.

Installazione impianti 9REN

9Ren azienda italiana specializzata in installazione di impianti fotovoltaici ed eolici ha consegnato ieri altri due sistemi per un totale di produzione di 3MW. Lo rende noto la stessa ditta che ad oggi ha installato impianti per una potenza complessiva di 160,6 MW.
Questi ultimi due impianti a terra sono stati realizzati su strutture infisse a Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani, che sommano complessivamente oltre 12400 moduli installati da 230 e 235 Watt ciascuno la cui produzione annua totale si stima essere sufficiente al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1500 famiglie. In entrambi gli impianti, si legge nella nota, sono state realizzate opere di integrazione ambientale con siepi perimetrali realizzate con pitosforo e doppio filare di ulivi, nel rispetto del paesaggio circostante. Questo risultato record si aggiunge agli altri 7 impianti chiavi in mano forniti in un anno da 9REN in Italia a clienti terzi per un totale di circa 10MW per il 2011.

Minieolico fai da te, produrre l'energia da soli con il vento

Produrre l'energia da soli con il vento è possibile grazie al minieolico. Si tratta dell' installazione di minipale da installare sul tetto della propria casa, capannone o sul balcone.
Con il recente no del referendum al nucleare potrebbe essere un'alternativa fai da te per la produzione di energia elettrica lì dove il vento soffi costante e con forza.Ma quanto costa un impianto mini-eolico capace di soddisfare il bisogno energetico di una famiglia-tipo?. «Con 30mila euro -spiega Simone Togni, presidente Associazione nazionale energia del vento - si ottiene un impianto di 10kw che consente di fornire l'energia elettrica a una famiglia tipo. Un costo iniziale che in 15 anni è ampiamente ripagato». Ancora minori, in proporzione, i costi per le aziende che decidono di adottare questa tecnologia. «Più cresce la dimensione di un impianto -aggiunge Togni- più diminuisce il costo per Kw. Per un impianto mini-eolico da 60kw, che basta per coprire le necessità nel corso dell'anno di un'azienda agricola o di un agriturismo, si arrivano spendere 125.000-130.000 euro. E le eccedenze di energia elettrica possono essere immesse in rete, godendo degli incentivi».

Energia Eolica, Italia terza in Europa per sfruttamento

L'Italia è terza in Europa dopo Germania e Spagna nello sfruttamento dell'energia eolica con 5.797 Mw di potenza complessiva installata e 8.374 GWh di energia elettrica prodotta dal vento. È quanto emerge dal rapporto sull'energia eolica per il global wind day, elaborato da Aper, l'Associazione produttori di energia da rinnovabili. Il 2010 ha visto l'attivazione di 63 nuovi impianti eolici per una potenza totale di 950 Mw, a conferma di un trend di sviluppo che, dal 2004, si è caratterizzato per l'installazione di circa 1.000 Mw ogni anno. Dal rapporto italiano sull'energia del vento emerge che grazie a un incremento del 27%, da fine 2010 a guidare la classifica italiana è la Sicilia, che accoglie 1.422 Mw di potenza eolica installata: circa un quarto dell'intera potenza italiana. Seguono la Puglia con 1.317 Mw (+ 12%), la Sardegna con 671 Mw e la Calabria con 597 Mw eolici raccolti nel corso dell'anno. Da segnalare anche la buona crescita (+23%) della Basilicata, mentre meno buona è la situazione della Campania, che nell'arco del 2010 ha visto entrare in esercizio solo 5 Mw.
Si mantengono stabili, rispetto al 2009, le Regioni settentrionali e centrali, quali Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Piemonte. Nel complesso, la significativa crescita dell'energia del vento trova consenso anche nella voce degli italiani, come rilevato dal sondaggio condotto dall'Ispo di Renato Mannheimer e promosso da Aper GrandEolico, il Gruppo di lavoro nato in seno ad Aper, con l'obiettivo di fare informazione divulgativa e tecnologica sull'energia prodotta dal vento. Dal sondaggio emerge che l'80% degli italiani si mostra favorevole all'opportunità di sviluppare l'energia del vento nel nostro Paese, e il 75% ritiene che l'eolico possa essere volano di innovazione per l'Italia. Tra chi abita nelle vicinanze di un impianto si ridimensionano leggermente le impressioni positive, che rimangono, comunque, condivise dalla maggioranza degli intervistati (il 75%, ad esempio, pensa siano moderni).

Energia dal Mare, in Italia grazie alle coste si possono produrre migliaia di Megawatt

L'energia ottenuta dal mare in un paese con 8mila km di coste come l'Italia se sfruttate a dovere equivarrebbe a sei centrali nucleari. Solo dal potenziale delle correnti marine dello Stretto di Messina si potrebbe produrre energia elettrica equivalente al fabbisogno di una città di due milioni di abitanti. Ma non solo. Con 1.000 chilometri di impianti che sfruttano un valore medio dell'altezza dell'onda del mare, costruiti su opere italiane già esistenti come porti, dighe foranee o dighe frangiflutti o anche costruiti al largo delle coste, si potrebbe ottenere la stessa potenza di produzione energetica di una centrale nucleare Epr da 1.600 Megawatt, la tipologia di impianto prevista nel piano nucleare italiano respinto dal Referendum. A portare alla ribalta questo grande potenziale energetico che si nasconde nella forza del mare sono stati i massimi esperti italiani del settore riuniti il 16 giugno 2011 a Roma, al worshop promosso dall'Enea sulle «Prospettive di sviluppo dell'energia dal mare per la produzione elettrica in Italia». Agli incontri organizzati nell'ambito dell'Accordo di Programma sulla Ricerca di Sistema Elettrico in vigore con il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno preso parte scienziati come Vincenzo Artale, responsabile dell'Unità Tecnica Modellistica Ambientale dell'Enea, l'oceanografo dell'Enea Gianmaria Sannino, o Marco Marcelli, fondatore del Laboratory of Experimental Oceanology and Marine Ecology e docente all'Università della Tuscia. Italia ma non solo.

L'energia dal mare conta numeri importanti anche a livello mondiale: secondo le stime dell'Iea, l'International Energy Agency, il potenziale teorico di energia dal mare è compreso tra i 20.000 e i 90.000 TWh/anno. E già Regno Unito, Portogallo, Norvegia, Stati Uniti, Giappone e Canada investono significativamente in questo settore tecnologico dagli anni '70.

Nella produzione di energia elettrica il mare ha potenzialità enormi. Basti pensare alla corrente Levantina che scorre nel Mediterraneo e fuoriesce dallo Stretto di Gibilterra. Questa corrente sposta miliardi di tonnellate d'acqua trasportando con sè energia che si può sfruttare.

Al workshop Enea, inoltre, è stato presentato il progetto Enermar, il primo prototipo di una turbina marina ad asse verticale denominata Kobold, installata nello Stretto di Messina. Inoltre, grazie ad un brevetto italiano, in ulteriore via di sviluppo, di una diga a cassoni denominata Rewec3 (Reasonant Wave Energy Converter), è stato realizzato un dispositivo avanzato per lo sfruttamento dell'energia ondosa. E progetti più recenti vedono un nuovo sviluppo di questo brevetto.


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